Le Meteoriti

Da sempre l’uomo ha scrutato il cielo per cercare presagi e auspici e i sassi che piovevano dal cielo suscitavano in essi paura e meraviglia.

Oggi argomento affascinante di studio è quello delle meteoriti. Queste pietre infatti provengono dallo spazio e costituiscono il materiale extraterrestre più comune. Dall’inizio della sua storia la Terra è stata ed è bombardata quotidianamente da materiale extraterrestre che riesce a superare la barriera atmosferica. L’1% di questo materiale è formato da frammenti sufficientemente grandi da poter essere studiati.

Sull’origine delle meteoriti vi sono diverse teorie. Secondo alcuni questi corpi, che sono rimasti più o meno invariati sin dai tempi della nascita del Sistema Solare, si sarebbero formati per l’unione di diverse particelle più piccole; secondo altri la maggior parte delle meteoriti deriverebbe dalla disintegrazione di un corpo celeste già formato.Questa ultima ipotesi e’ la più attendibile.

Le meteoriti. sono molto diverse per origine e provenienza. Notevole è la velocità con cui una meteorite entra nell’atmosfera; la maggior parte di esse diventa incandescente formando le così dette “stelle cadenti”o meteore, termine con il quale un tempo si indicavano genericamente i fenomeni che si verificavano nell’atmosfera.

Le meteoriti vengono spesso confuse con gli asteroidi il cui termine viene dal greco e significa “simile ad una stella.

Lo studio degli asteroidi, le cui orbite li portano in vicinanza della Terra, tende a comprendere le condizioni chimico- fisiche del Sistema Solare nelle sue prime fasi dell’esistenza. I gruppi del tipo Aten, Apollo e Amor sono detti anche asteroidi vicini. L’interesse per questi asteroidi vicini è aumentato da quando si è compreso che possono essere sfruttati per l’estrazione di minerali; inoltre questi ultimi vengono oggi considerati obiettivi ideali per future missioni spaziali di avvicinamento o addirittura di atterraggio.

Fino ad oggi il termine asteroide non era molto conosciuto, ma oggi la situazione sta cambiando perché si sta prendendo sempre più coscienza del pericolo di una eventuale collisione di qualche grande asteroide con il nostro pianeta.
Gli asteroidi sono la maggiore fonte di provenienza delle meteoriti e tra le meteoriti le più celebri sono la “Pietra nera” adorata dai Maomettani , la meteorite caduta a Tunguska in Siberia e la meteorite caduta in Arizona.

Questa ultima, caduta più di 20.000 anni or sono, aveva un diametro di circa 25 metri e una velocità di circa 15 km/s e ha creato un cratere di 1200 metri con una profondità di 170 metri.

Altri crateri meteoritici sono sparsi più o meno in tutto il mondo e si pensa che anche che alcuni giacimenti minerari, come quello di nichelio nell’Ontario in Canada, abbiano avuto origine per la caduta di un meteorite.

Le meteoriti hanno quasi sempre forma tondeggiante, ma la forma finale è determinata dagli effetti che essa subisce a causa dell’attrito durante l’attraversamento dell’atmosfera. Ogni meteorite è contraddistinta da un nome che è generalmente il nome della località dove è stata trovata. I minerali più comuni che si trovano nelle meteoriti sono:

Alabandite MnS scoperto nelle meteoriti nel 1960
Apatite Ca3[F(PO4)3]
Calcite CaCO3 molto rara
Cromite FeCr2O4 nelle meteoriti è sempre presente il cromo
Cristobalite SiO2 la sua presenza è stata constatata nel 1960
Carbonio C presente sotto forma di grafite e solo raramente sotto forma di diamante.
Ferro-nichelio composto sempre presente nelle due forme distinte: Camacite corrispondente al ferro alfa, lega con il 5,5% di nichelio e Taenite corrispondente al ferro gamma.
Olivina sempre associata a nichelio e ferro
Quarzo SiO2 la sua presenza era già nota dal 1861, ma si riteneva che si trattasse di granuli di sabbia.

Nelle meteoriti è possibile trovare anche ossidi comuni e, piuttosto raramente, solfuri come calcopirite, pirrotina, pirite e carburi.
Le meteoriti vengono generalmente classificate, in base al contenuto di leghe ferro-nichelio e di silicati in esse presenti, in areoliti, sideriti, sideroliti

AREOLITI

Le areoliti sono suddivise a loro volta in condriti ordinarie, condriti carbonacee, condriti enstatiche.

CONDRITI

Le condriti devono il loro nome alla presenza di piccolissime sferule: le condrule o condri composti prevalentemente di crisotilo spesso a struttura fibroso-raggiata. Nelle condriti sono presenti composti di carbonio, idrogeno, ossigeno, azoto, zolfo. Per la presenza di questi elementi, le condriti, che non hanno subito sostanziali trasformazioni, sono oggetto di studi particolari. Le condriti si suddividono in:

condriti ordinarie
Condriti H
Condriti L
Condriti LL
condriti carbonacee
Condriti CI
Condriti CM
Condriti CV
Condriti CO
Condriti CK
Condriti CR
condriti enstatiti
Condriti EH
Condriti EL

CONDRITI ORDINARIE

Le condriti ordinarie sono rocce contenenti silicio, magnesio, ferro e alluminio e sono ulteriormente raggruppate in tre sottoclassi, indicate con le lettere H, L e LL, che indicano il contenuto di ferro, e designate con i numeri da 3 a 7, che indicano la quantità di cambiamenti ovvero di metamorfismo nei condri.

Le condriti H hanno il contenuto di ferro più elevato, il 27% del peso totale e sono chiamate condriti olivine-bronziti. Le condriti L hanno un contenuto di ferro un po’ più basso, circa il 23% del peso. Le condriti LL sono composte di ferro per solo il 20% del peso totale.

I numeri che seguono le lettere H, L e LL ne contraddistinguono il tipo petrologico in funzione del grado crescente di metamorfismo. I condri ben definiti e inalterati hanno un grado petrografico pari a 3 o 4; un numero maggiore indica un più elevato livello di metamorfismo che ha reso i condri meno distinti.

Le più note condriti ordinarie sono:
Condrite ordinaria “DAG 626”
E’ stata recuperata nel 1998 in Libia. Esemplare del peso di g. 223, classe H4 con una splendida crosta di fusione;sulla superficie di taglio sono visibili alcune strutture sferoidali di 1-2 mm di diametro: le condrule.

Condrite ordinaria “HEL HAMMAMI”
La meteorite appartiene alla classe H5. Risulta infatti più ricca in metalli rispetto alle condriti di classe LL e L. E’ stata recuperata nel 1997 in Mauritania.

Condrite ordinaria “ZAG”
Frammento del peso di g. 14.7, recuperato in Marocco nel 1998 di classe H3-6. Sono stati trovati numerosi esemplari per un peso complessivo di oltre 150 chili. Una meteorite simile era caduta cinque mesi prima in Texas. Le analisi hanno rilevato la presenza di minuscole gocce d’acqua allo stato liquido, incluse in granuli costituiti da cristalli di NaCl e KCl, rispettivamente cloruro di sodio e di potassio. L’età della meteorite è di circa 4500 milioni di anni. Alcuni ricercatori hanno avanzato l’ipotesi che il corpo progenitore, in epoca primordiale, sia stato colpito da una cometa.

CONDRITI CARBONACEE

Le condriti carbonacee si distinguono da quelle ordinarie per una maggiore quantità di composti di carbonio e sono formate dai materiali più antichi del Sistema Solare. Sono suddivise in sei gruppi indicati dalle lettere CI,CM,CR,CV,CO,CK caratterizzati dal contenuto decrescente degli elementi volatili quali acqua, carbonio, zolfo.

Tra le condriti carbonacee le più note sono:

La condrite carbonacea “Allende” caduta nel 1969 in Messico e così denominata dalla località di ritrovamento. Questa meteorite è per dimensioni la più significativa fra le migliaia di pezzi ritrovati. E’ una condrite di classe CV3 e contiene acqua, composti di carbonio e amminoacidi: pare risalga a 4559 milioni di anni fa.

Condrite carbonacea”DAG 628″ di classe CO3 rinvenuta nel deserto libico. Il suo peso è di gr.7,2.

CONDRITI ENSTATITI

Le condriti enstatiti sono meteoriti piuttosto rare. Contengono elevate quantità di enstatite, minerale appartenente al gruppo dei pirosseni, silicati contenenti enstatite MgSiO3 e ferrosilite FeSiO3.
Anche le enstatiti sono classificate in base al contenuto di ferro in enstatiti H con il 30% di ferro e in enstatiti L co il 25% di ferro.

ACONDRITI

Le acondriti sono meteoriti silicatiche piuttosto rare e privi di condri, da cui il nome. Si dividono nei due gruppi:

Gruppo HED
Gruppo SNC

Le acondriti note con la sigla HED costituiscono il gruppo più numeroso di acondriti e si pensa che provengano dall’asteroide Vesta.

Il gruppo SNC sono invece acondriti di probabile origine marziana. Molto interessante è la ALH84001 la cui età è di 4,5 miliardi di anni, mentre le acondriti, risalendo a 2,5 miliardi di anni, sono notevolmente più giovani.

SIDERITI O FERRI METEORICISI

Le sideriti, che nulla hanno a che vedere con la siderite, carbonato di ferro, rappresentano il 9% delle meteoriti viste cadere e sono costituite da zone alterne di leghe ferro-nichelio più o meno ricche di nichelio. 
Si suddividono in:

Ottaedriti
Esaedriti

La suddivisione delle sideriti viene fatta in base al mescolamento della Taenite, lega di ferro-nichelio con alto contenuto di nichelio e della Camacite, lega con basso contenuto di nichelio Questa struttura può essere messa in evidenza levigando una sezione di siderite e trattandola con acido nitrico diluito.

Le parti meno ricche di nichelio vengono corrose maggiormente di quelle più ricche e si formano le così dette figure di Widmanstatten, delineate da bande a differente lucentezza che si intersecano ad angoli diversi secondo il taglio.

Le ottaedriti sono molto comuni fra le meteoriti. e nelle ottaedriti le figure di Widmastatten sono ben visibili; nelle esaedriti si vedono solo geminati da compressione e il contenuto di nichelio è inferiore al 6%. Le esaedriti sfaldano secondo le facce del cubo.

SIDEROLITI

Le sideroliti sono costituite generalmente da una massa di ferro con numerosissime inclusioni di silicati e, in particolare, di olivina Si suddividono in:

Mesodideriti
Pallasiti

Le mesosideriti contengono la lega di ferro-nichelio insieme a pirosseno e plagioclasio.

Le pallasiti contengono la lega di ferro-nichelio unita ad olivina. Sono prodotti extraterrestri molto belli per il colore verde e la lucentezza metallica dovuta alla presenza dell’olivina.

CURIOSITA’

Come si può distinguere una meteorite da un comune sasso?

Per le areoliti non è molto facile perchè sono le meteoriti più frequenti e, dopo un certo tempo dalla caduta, possono essere facilmente scambiate con comuni sassi. I ferri meteorici invece sono notati più facilmente anche dai profani.

L’importanza scientifica delle meteoriti sta nel fatto che, provenendo da un corpo celeste simile alla Terra, possono fornire informazioni sulla composizione dell’interno del nostro Pianeta. In base a dati sismici si ipotizza che il nucleo della Terra, sia composto dallo stesso materiale costituente le sideriti. Ferro e nichel nativi, rarissimi sulla crosta terrestre, sarebbero quindi abbondanti all’interno della Terra.

Si pensa che circa dieci tonnellate di materiale extraterrestre cadano ogni giorno sulla Terra senza che nessuno se ne accorga e non è improbabile che ciascuno di noi, passeggiando, calpesti, senza saperlo, qualche frammento di altri mondi.

La velocità con cui una meteorite entra nell’atmosfera terrestre varia fra i 40000 e i 260000 km all’ora.

Nel Museo Mineralogico della Sapienza a Roma è conservata una meteorite del peso di circa 252 kg, una delle più grandi meteoriti conservate in Italia.

Nel 1919 in una località desertica della Somalia si verificò una vera e propria pioggia di meteoriti e i pezzi più importanti per la dimensione, circa 58, sono conservati nel Museo Mineralogico della Sapienza a Roma.

Nel Museo di Mineralogia di Bologna è conservata la meteorite Renazzo caduta nel Gennaio 1824 e del peso di circa 400gr.

Tra il 2000 e il 2001 alcune spedizioni nel deserto del Sahara e nell’Antartide hanno portato alla scoperta di preziose meteoriti provenienti probabilmente da Marte.

A Milano dal 28 settembre al 10 novembre 2002 a Palazzo Bagatti Valsecchi si è tenuta la mostra IMPATTO che raccoglieva molti misteriosi sassi provenienti dallo spazio.

Si trattava di meteoriti originali tra cui alcuni rarissimi caduti da Marte. Inoltre era esposto la ricostruzione di Hoba, il più grande asteroide mai ritrovato sulla Terra, dal peso di circa 600 tonnellate e caduto forse in epoca preistorica.

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